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Il desiderio di disporre di un sistema home cinema nasce dalla volontà di riprodurre un film con la stessa qualità audio/video realizzata in un cinema, rivivendo così lo stesso coinvolgimento.
La riuscita di questa operazione dipende molto dal tipo di strumentazione utilizzata.
Un impianto home cinema è pertanto composto da più apparecchi connessi tra loro, con compiti ben precisi.
Iniziamo con lo schermo. Potete scegliere tra:
- schermo fisso: è il più usato. Viene fissato direttamente al muro;
- schermo treppiede: adagiato su un supporto, può essere spostato in base alle esigenze;
- schermo retrattile: viene installato sulla parete ma all’occorrenza può essere portato avanti per una migliore visione.
Inoltre esistono altre tipologie, precedentemente descritte: LCD, plasma o retroproiezione.
Un’altra soluzione consiste nel ricorso a videoproiettori: il funzionamento è simile a quello di un proiettore cinematografico, che emette un fascio di luce da un obiettivo e proietta su uno schermo le immagini. Essi sono disponibili in tre tipi:
- videoproiettori CRT (tubo catodico): normalmente utilizzati nelle sale cinematografiche. Un loro vantaggio risiede nella durata: non sarà necessario sostituirli per molti anni. Questi dispositivi sono anche noti per la loro capacità di proiettare immagini di alta qualità sullo schermo.
- videoproiettori LCD (a cristalli liquidi)
- videoproiettori DLP (elaborazione digitale della luce): è una delle tecnologie più avanzate e funziona in modo analogo ai proiettori LCD. Utilizzano chip di silicio, che sono noti anche come impianti digitali di micro specchio. Sono leggeri e in grado di proiettare immagini nitide e luminose sullo schermo.
Per gestire poi i flussi provenienti dagli apparecchi e indirizzarli verso le uscite corrette, è necessario un decoder, spesso incluso nell’amplificatore, altro componente dell’home cinema. I compiti dell'amplificatore sono quelli di convertire i segnali audio, creare effetti ambientali, permettere interventi di equalizzazione sui segnali e regolare i ritardi tra i diffusori.
Questi ultimi si posizionano in punti specifici per poter, appunto, diffondere meglio il suono e creare quell’avvolgente sensazione che si prova al cinema: i frontali sono quelli rivolti verso lo spettatore e riproducono sottofondi musicali; il centrale anteriore è collocato sopra o sotto il televisore all’altezza delle orecchie dello spettatore; i surround sono diffusori posteriori allo spettatore, dedicati agli effetti speciali; il subwoofer è volto alla riproduzione di basse frequenze; infine il centrale posteriore copre il buco acustico lasciato esattamente dietro lo spettatore.
Questi diffusori si presentano più o meno insieme in base allo schema di canale utilizzato:dal mono, che prevede un solo canale e quindi una sola uscita audio, al dolby surround, al digital theatre system extended surround, ovvero il più sofisticato sistema che incorpora tutti e sette i diffusori.