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Come accennato negli articoli precedenti, l’angolo di visione consiste nel limite massimo di angolazione oltre al quale l’immagine risulta degradata e indistinguibile, misura quindi quanto è possibile spostarsi lateralmente nella visione del pannello.
In base al produttore, l'angolo viene calcolato partendo dalla perpendicolare allo schermo sino al massimo limite laterale, oppure considerando l’intero angolo da destra a sinistra. A soffrire maggiormente di questo problema sono i monitor LCD, proprio perché la luce viene polarizzata secondo particolari direzioni.
L’angolo di visione ci aiuta anche a calcolare le dimensioni che il televisore dovrebbe avere. La grandezza dello schermo, infatti, dipende innanzitutto dal tipo di stanza in cui viene collocato e alla distanza di visione.
Prima che gli sviluppi tecnologici guidassero verso gli attuali schermi piatti, il tradizionale televisore a tubo catodico imponeva una distanza maggiore a causa delle più intense emissioni.
Come avviene nelle sale cinematografiche, se ci si siede vicini ad un grande schermo, la visione non sarà eccellente, oltre a nuocere gravemente agli occhi e a imporre una postura non corretta (il classico torcicollo dopo aver visto un film in prima fila).
In base ad alcuni calcoli, l’arco di visione ottimale per garantire una buona visione ed il necessario livello di coinvolgimento dovrebbe mantenersi intorno ai 30 gradi.
Una formula più semplice da calcolare è la seguente: moltiplicare per 3 la diagonale del televisore espressa in centimetri e sottrarre la metà della diagonale stessa. Per fare un esempio, se si possiede un pannello da 40’’, all’incirca 100cm di diagonale, la distanza si otterrà calcolando: (100x3) - (100:2) = 2,5 metri.
Ad influire sulla scelta delle dimensioni, e quindi sulla distanza da adottare, è anche la risoluzione dello schermo. Dato che le caratteristiche variano in base al modello, vi consigliamo di chiedere al venditore quale sia la distanza ottimale per fruire al meglio della visione del singolo prodotto.
In generale, in base alle dimensioni dello schermo, i televisori si suddividono in:
- Mini tv e tv portatili: dimensioni dello schermo fino a 19" come le classiche tv da cucina, ma anche i nuovi modelli tascabili con schermo LCD da 10".
- Tv di piccole dimensioni: dimensione dello schermo compreso tra 20 e 25". Solitamente consentono la visualizzazione delle immagini in formato 4:3 o 16:9. Spesso sono abbinate ad un impianto audio di tipo stereo.
- Tv di medie dimensioni: la dimensione dello schermo è compresa tra i 26" e i 32". Il formato di visualizzazione è solitamente in 16:9.
- Tv con maxi-schermo domestico: dimensioni superiori ai 32". Nonostante la loro grandezza possono essere installati anche a parete.